Gli albergatori che potete incontrare oggi all’Hotel Principe hanno una storia affascinante che viene da lontano e affonda le radici nell’Ottocento.

 

vintage portrait early XX century Florence Italy Giovanni Bronzi

Il pioniere della famiglia si chiamava Giovanni Bronzi e fu quello che fece il grande salto passando dalla vita contadina nelle campagne di Arezzo alla grande città. E lo fece da giovanissimo: nato nel 1882, aveva solo nove anni quando iniziò a lavorare all’hotel Patria di Firenze. A quei tempi erano perfettamente normali due cose che oggi non lo sono più: lavorare fin da bambini e fare una lunghissima gavetta all’interno degli hotel prima di poter occupare le posizioni di maggior prestigio.

Giovanni iniziò a scalare la gerarchia alberghiera partendo dal gradino più basso: fu assunto come cantiniere perché veniva dalle campagne toscane in cui si produceva il vino, quindi aveva già una certa esperienza in materia. pgslot Il suo compito era tenere a mente dove fossero sistemate le bottiglie della grande cantina in modo da essere sempre pronto a portarne una in tutta fretta ai camerieri quando i clienti dell’hotel gliela ordinavano. 

Nonostante fosse solo un bambino, si dimostrò ben organizzato e capace, e presto venne chiamato a lavorare in sala. In sala i camerieri di rango più basso si chiamavano commis dei corrieri e servivano i pasti al personale dell’albergo di rango più elevato: direttore, vicedirettore, primo e secondo portiere,pgslot primo e secondo maître, sommelier e barman. Sul gradino superiore ai commis dei corrieri c’erano i camerieri che portavano i piatti dalla cucina fino alla porta della sala, dove li consegnavano ai commis di sala che li portavano ai clienti, oppure al demi chef, se si trattava ad esempio di un pesce da sfilettare sul guéridon collocato accanto al tavolo degli ospiti. A fine pasto intervenivano i commis de débarasser, il cui compito consisteva nello sparecchiare, e per tutto il tempo la sala era supervisionata dal primo e dal secondo maître, coadiuvato dal sommelier che si occupava dei vini.

 

 

A quei tempi occorrevano tanti anni per cambiare mansione, ma Giovanni ci riuscì, facendosi sempre notare per la sua voglia di imparare e le sue capacità organizzative. Pieno di intraprendenza, andò più volte a lavorare in Francia e in Gran Bretagna per imparare da autodidatta il francese e l’inglese: al ritorno in Italia le lingue gli sarebbero servite per trattare con i clienti stranieri.

 

 

old certificates Italian hotelier society Giovanni Bronzi

 

E così fu: nel 1897 Giovanni salì al rango di commissionaire all’Hotel New York di Firenze (oggi palazzo Ricasoli), e poi di secondo portiere presso il Baglioni di Firenze nel 1904,pgslot occupandosi dell’accoglienza degli ospiti. In seguito divenne vicedirettore e infine direttore, sia dell’Hotel Savoy di Firenze, sia di altre strutture a Venezia e Rapallo.

Completò poi la sua parabola professionale negli anni Trenta, diventando proprietario dell’Hotel Miramare sulla costa toscana, a Viareggio. Ma nel frattempo a Firenze suo figlio Alberto aveva acquistato l’Hotel Principe e Giovanni vi trascorse con piacere i momenti liberi dei suoi ultimi anni, godendosi il ritmo più vivace e l’atmosfera internazionale della grande città d’arte.

 

Family portrait Bronzi family Hotel Miramare

 

Firenze è ancora la stessa di allora: venite a scoprirla con noi.

 

 

Testi: Francesca Cosi e Alessandra Repossi